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Come pulire i gioielli in argento

L’argento è un materiale prezioso molto utilizzato per la realizzazione di gioielli. La sua diffusione è veramente ampia e le sue caratteristiche lo rendono un metallo adatto alla gioielleria. In molti possediamo gioielli in argento, e possiamo notare come con il passare del tempo questo subisca delle variazioni. Infatti, nonostante sia un materiale duttile e riflettente, l’argento tende a divenire più scuro, laddove l’usura e l’ossidazione cominciano ad agire. Come evitare che questo accada, e come porre rimedio nel caso ciò avvenga?

COMPOSIZIONE DEI GIOIELLI IN ARGENTO

L’argento, per essere lavorato, ha bisogno di essere “legato” ad altri materiali. L’argento utilizzato per la produzione di gioielli, è punzonato 925, significa che 925 parti su mille sono di argento puro, le rimanenti di altri metalli (generalmente rame). In passato si producevano gioielli anche in argento 800.

Cause dell’ossidazione

Le maggiori cause che accelerano il processo di ossidazione sono:
-è conservato in ambiente eccessivamente caldo e umido
-è sottoposto a contatto con alcol o prodotti per la pulizia inadeguati
-viene a contatto con acqua salina o aria umida di mare
-viene a contatto troppo a lungo con il sudore della pelle
-laddove l’ambiente sia estremamente inquinato (smog e zolfo)

C’è da dire, che oggigiorno, la stragrande maggioranza di gioielli in argento vengono trattati con bagni galvanici (argentatura, rodiatura, doratura, etc.)
che rendono la superfice del gioiello, più lucida e resistente agli attacchi esterni, o ne cambiano il colore dello stesso.

Il trattamento più utilizzato, e la rodiatura che attraverso un bagno galvanico di rodio, dona all’argento, (ma anche all’oro), lucentezza e resistenza all’abrasione e all’ossidazione, grazie al sottilissimo strato do rodio che andrà a ricoprire il gioiello dopo tale processo.
Allo stesso modo funzionano gli altri “bagni” che vengono utilizzati per cambiare il colore dei nostri preziosi.

Tuttavia, anche questi trattamenti, non durano in eterno, anzi si consumano con lo “sfregamento” e con il tempo, e questo fa si che la superfice dell’argento siano più facilmente soggetta ad ossidazione.

Pulizia e trattamenti

Molti sono i rimedi, anche se spesso si tende ad eccedere con le soluzioni “fai da te”, talvolta utili nell’immediato ma assolutamente privi di efficacia a lungo termine. Oltretutto, compiere autonomamente la pulizia dell’argento comporta rischi per il gioiello stesso, in virtù della nostra mancanza di esperienza e del mancato utilizzo dei materiali realmente adatti per realizzare la pulizia.

Tra i metodi amatoriali più diffusi ricordiamo lo spazzolino e il dentifricio, che assieme ad un panno morbido da cucina, vengono usati per lucidare ma non sono in grado di eliminare i graffi. Nonostante la capacità abrasiva del dentifricio non sarà possibile contrastare in pieno il processo di ossidazione dell’argento

In molti utilizzano invece dell’acqua calda e del bicarbonato. Anche in questo caso, i prodotti utilizzati agiranno solo superficialmente e non otterremo grandi risultati.

Infine, tra i metodi che possiamo definire più casalinghi, annoveriamo l’uso di uno spazzolino con del limone ed un panno di cotone. L’acidità e la capacità corrosiva del limone contribuiscono in parte a rimuovere calcare o ossidazione ma anche in questo caso non possiamo paragonare i risultati a quelli ottenuti con una pulizia tecnica.

Per una pulizia superficiale dei nostri gioielli in argento, laddove il nostro monile non sia ossidato in maniera profonda, basta utilizzare un panno in microfibra sfregato ripetutamente sulla superfice dell’argento fino a ripristinare la lucentezza originale.

Se invece siamo in presenza di ossidazione molto elevata, possiamo utilizzare uno dei tanti prodotti che vengono venduti in vari negozi fai da te. (creme spray etc.) che passati sulla superfice del gioiello, insieme ad un panno, ripristinano velocemente il colore originale. (attenersi scrupolosamente alle istruzioni nel maneggiare tali prodotti soprattutto in presenza di bambini).

Chiaramente, sia il panno in microfibra, sia l’utilizzo dei prodotti specifici, non eliminano i graffi, ne ripristinano la totale lucentezza del gioiello data dalla rodiatura, o la colorazione (bagno galvanico) rosa o gialla, che oggigiorno si tende a dare anche a gioielli in argento.
Quindi dobbiamo per forza recarci presso un centro specializzato, dove personale qualificato impiegherà gli strumenti più adatti per realizzare il lavoro.

Un gioielliere esperto e preparato ricorrerà dunque a metodi collaudati, che utilizzano materiali e tecniche avanzate, che vengono eseguite in laboratori orafi. Metodi che vanno, dalla levigatura del gioiello attraverso spazzole e paste, abrasive, alla sgrassatura per la rimozione di tutte le impurità, per concludersi con i trattamenti galvanici laddove richiesto.

Per essere sicuri della corretta pulizia del nostro gioiello possiamo fare affidamento a vari laboratori qualificati su tutto il territorio nazionale, se invece siamo nella capitale, possiamo senza dubbio affidarci ad una gioielleria referenziata, che si avvale, di laboratori orafi specializzati, che utilizzano, materiali, tecniche e personale più qualificato per compiere una perfetta pulizia. Questo centro, costituisce un esempio perfetto di struttura moderna ed efficiente. Si tratta di MVS Gioielli, situata in via Taranto 142, ed aperta dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.30.

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